Vuoi sapere come ottenere il meglio di te e dagli altri? Ecco alcuni suggerimenti pratici e utili
“Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua capacità di arrampicarsi sugli alberi, lui passerà tutta la vita a credersi stupido” (Albert Einstein).
Ti è mai successo di non provare nemmeno a cimentarti in un’impresa solo perché qualcuno ti ha detto che non ne eri capace, o non ne eri all’altezza?
Per comprendere veramente chi siamo, quale sia il nostro potenziale, quali le aspirazioni più vere, partiamo da tutto ciò che crediamo possa corrispondere alla nostra verità.
Verifichiamo quali convinzioni si sono installate in noi tali da creare comportamenti forvianti, non in linea con tutto ciò che veramente sentiamo di essere.
Vediamo insieme di cosa si tratta e come liberarci dalle convinzioni che limitano il nostro essere ed il nostro agire.
Cos’è l’effetto Pigmalione
Conosci l’effetto Pigmalione o profezia auto-avverante?
Secondo la definizione data da Robert King Merton sociologo statunitense “la profezia che si autoavvera è, all’inizio, una definizione falsa della situazione che determina un nuovo comportamento, che rende vera quella che originariamente era una concezione falsa”.
Per comprendere esattamente come tale profezia agisca concretamente nella nostra vita, arriviamo al 1965, anno in cui Robert Rosenthal (professore di psicologia sociale ad Harward) e Lenore Jacbson (maestra elementare di San Francisco) fecero un’importante scoperta, grazie all’esperimento diretto da Rosenthal.
L’esperimento di Rosenthal
Alcuni alunni della seconda elementare vennero selezionati in modo del tutto casuale e suddivisi in due classi distinte. Agli insegnanti della prima classe venne detto che i ragazzi possedevano un quoziente intellettivo superiore alla media. Mentre agli insegnanti della seconda classe fu detto che gli alunni possedevano un quoziente intellettivo al di sotto della media.
I risultati ottenuti a fine anno scolastico, furono esattamente in linea con le aspettative attese; eccellenti per gli alunni della prima classe, scarsi per gli altri. Per comprovare la veridicità dell’esperimento, l’anno successivo il corpo insegnante fu totalmente cambiato.
Al nuovo gruppo di insegnanti venne detto l’esatto contrario. A fine anno scolastico i risultati degli alunni furono totalmente ribaltati.
Questo esperimento ci fa capire quanto le persone tendono a conformarsi all’immagine che altri individui nutrono nei loro confronti, sia essa positiva sia negativa. Soprattutto se chi emette giudizio rappresenta un’autorità o gode di particolare autorevolezza.
Queste convinzioni diventano i nostri comportamenti tanto da condizionare le nostre capacità e strutturando la nostra identità.
“Se tratti un uomo quale realmente è, egli rimarrà così com’è; ma se lo tratti come se già fosse, quello che vorrebbe essere, egli lo diventerà”. (Goethe)
Vediamo alcuni dei fattori che possono creare questo fenomeno:
- Clime effect – Agisce sull’ambiente, nel senso che coloro che credono nelle potenzialità di un individuo, creeranno un clima benevolo, accogliente. Saranno maggiormente disponibili nei suoi riguardi, sia nei comportamenti che con le parole.
- Input factor – Agisce sulle capacità. Ritenendo una persona più intelligente, con maggiori capacità, che abbia la possibilità di andare più lontano, le si forniscono maggiori strumenti, maggiore informazioni.
- Response opportunity– Agisce sul comportamento. La persona su cui si nutrono maggiori aspettative, godrà di maggiore considerazione, la sua opinione sarà tenuta maggiormente in considerazione.
- Feedback negativi – Nel caso di errore, la suddetta persona sarà comunque accolta con maggiore indulgenza. Si tenderà ad aiutarla, al fine di risolvere l’errore commesso.
Non abbiamo la possibilità di intervenire sulle opinioni altrui, ma possiamo, e dobbiamo, agire sulle nostre convinzioni, sulle nostre aspettative e ambizioni allo scopo di raggiungere risultati soddisfacenti. In quanto ogni individuo è meritevole della propria profonda fiducia.
Tutti possiamo essere dei Pigmalione
Ognuno di noi nella propria quotidianità può essere un Pigmalione.
Lo siamo nei confronti dei figli. Lo è un insegnante per gli alunni. Un capo per i propri collaboratori. Un allenatore per la propria squadra.
Per essere un Pigmalione è fondamentale credere in modo sincero nella persona. Così come è necessario credere in noi stessi.
Ciò che è bene trasmettere all’altro è “tu esisti e io ti vedo”. Per esprimere questo concetto basta un semplice gesto, un saluto cordiale, un sorriso, nulla più. “Sei prezioso”, “sei speciale”, “sei il benvenuto”, “sei importante”. Tutto questo predispone le persone in uno stato di benessere, e saranno ben disposte al dare il meglio di sé stesse, in famiglia, al lavoro, con gli amici.
Conclusione
Questa modalità di approccio verso noi stessi e gli altri ha lo scopo di aumentare l’autostima dando vita alla parte migliore che ogni essere umano può mettere in campo. Utilizzando questa modalità, abbiamo la possibilità di creare ambienti migliori, facendo in modo che ogni componente possa esprimere le proprie capacità, per ottenere il miglior risultato possibile.
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