Chi di noi, quand’era bambino, non ha mai desiderato di trascorrere più tempo insieme ai propri genitori?
O meglio ancora. Chi di noi non avrebbe voluto giocare più spesso insieme ai propri genitori senza dover andare a scuola?
In questo momento così particolare, proviamo a metterci nei panni dei nostri figli, senza le paure e le preoccupazioni degli adulti. Pensiamo a quello che desiderano di più: passare del tempo tutti insieme. Magari giocando.
Ebbene si! Soprattutto in questi momenti, il gioco può fare la differenza. Può spostare l’attenzione dal futuro incerto al qui ed ora e vivere il presente per quello che è realmente: un regalo.
In questi giorni stiamo attraversando un periodo stra-ordinario, cioè fuori dall’ordinario. Possiamo decidere noi come affrontarlo se chiuderci in noi stessi facendoci prendere dall’ansia e dalla paura guardando tutti i telegiornali, leggere tutte le notizie sui vari social media. Oppure creare un’opportunità da una situazione di disagio: stare tutti insieme e perché no, giocare.
Ecco 6 passaggi che possono rendere stra-ordinari i tuoi giochi in famiglia:
- Il gioco è comunicazione. È una grande occasione per conoscersi meglio e dimostrarsi affetto. È importante capire le emozioni che prova tuo figlio, non importa l’età. Piccoli o grandi, i tuoi figli si sono visti bruscamente modificare la loro vita la loro routine. Giocare con loro vuol dire mettersi nei loro panni. Significa farsi sentire come loro. Dal gioco potrebbero venir fuori disagi o emozioni disfunzionali che un genitore può far vedere sotto un altro punto di vista. Pensare che i nostri figli percepiscono la realtà come noi è l’errore più grande che possiamo fare. Il gioco può aiutarci ad avvicinarsi, a renderci più simili a sentirsi capiti e meno sacrificati.
- Quando si gioca, si gioca. Telefono, pc, televisore e tutte le distrazioni non servono. Anzi creano nervosismo e fastidio. Vi farebbe piacere mentre parlate con qualche amico o famigliare che lui si mettesse a fare altro? Bene, neanche a loro. È il loro momento ed è giusto che siate con loro al 100%.
- Il gioco non è un intrattenimento che il papà o la mamma fanno per i figli. I genitori quando giocano, sono i primi a volerlo fare e a coinvolgere tutti gli altri componenti della famiglia. L’esempio serve molto di più di mille parole, soprattutto, quando videogiochi, tablet e playstation vari, la fanno da padrone. Riuscire a coinvolgere i più giovani in attività ludiche di gruppo è un modo per dargli un’alternativa, per parlare, per riscoprirsi famiglia.
- Tutto si può trasformare in gioco. L’ingrediente segreto del gioco è la fantasia. E allora chi più ne ha più ne metta. Cucinare, pulizie varie, lavoretti domestici perché non farli come fossero un gioco? E se poi magari si divertono? Sta molto alla nostra fantasia e, soprattutto, alla loro. I genitori devono essere l’esempio, poi il via lo prendono i figli e allora si salvi chi può. È bellissimo vedere come ognuno dei ragazzi ci mette del suo con l’unica differenza che il risultato non sarà come le aspettative della mamma o del papà, ma sarà il loro risultato. Questo è la cosa più importante.
- Esistono una moltitudine di giochi. La maggioranza di noi, per cultura, conosce prettamente i giochi competitivi dove alla fine c’è un vincitore ed un vinto. I giochi cooperativi hanno uno scopo bellissimo: tutti i giocatori si prestano per ottenere un unico obiettivo e questo fa si che tutti tenderanno ad aiutarsi a vicenda per vincere tutti insieme. Risultato? Aumenta lo spirito di gruppo, il gioco di squadra e magari nessuno si demoralizza per essere stato sconfitto.
- Dove giocare. Lo spazio non deve essere un problema. Se non c’è, lo creiamo. Basta una stanza. Si possono spostare tavoli, sedie e divani per consentire di dare libero sfogo ai giochi più movimentati. E i soprammobili? Magari spostiamo anche quelli. Verranno riposizionati a tempo debito.
Questi sono dei semplici consigli per approfittare di quest’occasione storica e recuperare quel rapporto con i nostri figli che col tempo e la vita sempre più frenetica abbiamo trascurato o ancora peggio dato per scontato. Il rapporto con i figli è un bene così prezioso che va alimentato giorno dopo giorno.
Il Covid-19 potremmo considerarlo come una sciagura oppure un’opportunità. Il momento che stiamo vivendo ci sta dando la possibilità di stare tutti insieme sotto lo stesso tetto come forse non ricapiterà mai più.
Allora perché non rendere indimenticabili questi momenti?
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