Cosa significa essere sé stessi nel difficile mondo di oggi? Viviamo in una società che ci porta ad essere uniformati. Molte persone oggi agiscono come in una sorta di lobotomia sociale nella quale seguono comportamenti e azioni conformate. Tutto ciò diviene ancora più arduo se consideriamo che tutti gli esseri umani tra la gestazione e i sei anni subiscono un importantissimo percorso di programmazione subconscia, ovvero vengono acquisiti certi programmi osservando e ascoltando i nostri primi insegnanti: genitori, fratelli, sorelle, la comunità locale.
Programmazione inconscia
La maggior parte dei genitori non si rende conto di quanto le loro parole e loro azioni siano continuamente registrate dalla mente subconscia del proprio figlio.
Quando un bambino piccolo viene sgridato frequentemente perché «cattivo», egli non comprende che si tratti di una condizione temporanea e la sua giovane mente registra questa dichiarazione come una condizione permanente che definisce chi è.
Una volta acquisiti i programmi subconsci essi si manifestano automaticamente generando le proprie percezioni come false realtà che plasmano poi la vita dell’individuo.
Il pilota automatico
Il cambiamento richiede nuovi modi di pensare, di fare e di essere, ma purtroppo si scontra con il processo definito «pilota automatico».
Se sai come si guida una macchina, allora probabilmente sai di cosa stiamo parlando e sicuramente hai già sperimentato il processo che ti porta dal pensare al fare.
Fuor di metafora, a tutto ciò va aggiunto il fatto che essere sé stessi ha un prezzo molto alto, poiché implica un enorme lavoro di consapevolezza, di capacità di dis-omologazione dagli schemi sociali e dalle credenze e convinzioni somministrateci dalla cultura e l’ambiente in cui siamo nati.
Il controllo delle masse
Con l’avvento della società di massa, i poteri forti hanno dovuto infatti esercitare l’arte del controllo su un numero sempre maggiore di persone, fino a divenire “scienza della manipolazione” di sconcertante raffinatezza, che riesce a influenzare comportamenti e modi di essere, la maggior parte delle volte senza nemmeno dover fare uso della coercizione fisica.
Tutto ciò ha consegnato l’unicità degli esseri umani, e il loro libero arbitrio, nelle mani di pochi.
È molto più semplice controllare una massa piuttosto che il singolo individuo
Risulta infatti molto più facile per il “potere”, per la pubblicità o per qualsiasi altro ne abbia gli interessi e i mezzi, manipolare la mente delle persone affinché esse votino, comprino o giudichino come la società ha deciso. Questo processo di manipolazione che avviene senza che la persona ne sia consapevole. Pertanto, ci vuole coraggio per crescere e diventare chi sei veramente.
Psicologia della massa e pressioni sociali
La psicologia sociale è lo studio scientifico delle relazioni sociali e cognitive che intercorrono tra gruppi sociali e singolo individuo.
L’interesse centrale della psicologia sociale è il modo in cui gli individui comprendono gli altri e interagiscono con loro.
La psicologia sociale, a differenza di altre discipline come sociologia e scienze politiche, si sofferma a studiare i comportamenti del singolo individuo.
Lo studio dei processi sociali mette in evidenza come pensieri, sentimenti e azioni del singolo individuo risultino influenzati dalle persone che lo circondano: dai gruppi a cui appartiene, dai rapporti personali che intrattiene, dagli insegnamenti trasmessi dai genitori e dalla cultura di appartenenza; insomma il singolo, in generale, subisce le pressioni da parte degli altri individui.
Il concetto che sta alla base di questo fenomeno è che i pensieri e i comportamenti degli individui spesso variano da quelli del gruppo, anche se poi quegli stessi individui spesso si adattano alle aspettative della società.
Modificano quindi i loro tratti individuali per identificarsi con la massa
Quante volte siamo davvero consapevoli di quando siamo indotti all’omologazione sociale?
A tal proposito ti invito a questo esercizio di consapevolezza
Quanti di questi 6 segnali hai sperimentato?
- Ridere a battute che non trovi divertenti.
- Non esprimi la tua vera opinione per assecondare quella più popolare.
- Dire sì quando vorresti dire di no.
- Trovare scuse quando non ce n’è bisogno.
- Fare cose che non vorresti fare per accontentare qualcun altro.
- Comprare qualcosa semplicemente perché ce l’hanno tutti?
Se ti sei riconosciuto in alcuni di questi comportamenti, fai attenzione a quanto segue.
Perché è importante essere sé stessi?
Non c’è niente di più gratificante di avere accanto persone con cui poter essere sé stessi, a cui poter mostrare i propri difetti senza sentirsi giudicati o criticati
Questo è molto meglio rispetto all’essere quello che non siamo solo per paura dell’opinione altrui, poiché significherebbe vivere in funzione degli altri.
Per quanto inganniamo la gente, non riusciremo mai ad ingannare completamente noi stessi e il disagio interiore si farà sempre più strada, man mano che gli altri iniziano ad accettarci.
Mettete in pratica l’arte di essere autentici, perché oltre a darvi un senso di liberazione, vi permetterà di mantenere relazioni stabili e soddisfacenti, a generare benessere mentale, vitalità e autostima.
È indubbio che essere sé stessi è una delle sfide più ardue della vita
Trovare il proprio spazio vitale, il lavoro che ti valorizza, la compagnia che ti stimola, ma anche essere sé stessi in amore.
Tutto ciò implica la capacità di avere il coraggio di fare le scegliere con il cuore, privilegiando il proprio sentire e mettendo al primo posto ciò che è veramente importante per l’individuo.
Attenzione, però, essere sé stessi non vuol dire esprimersi senza riguardi né valutazioni, che si chiama sfacciataggine e non vuol dire neanche eliminare del tutto i rimorsi, i pensieri, i rancori, i dolori, i pesi o le paure della vita…
Ti propongo di seguito un secondo esercizio.
Esprimi te stesso in 2 fasi
Prova a dedicare 10 minuti ogni sera all’analisi della tua giornata, e a ciò che ti ha fatto sentire vivo e soddisfatto.
Scrivi, non lasciare tutto nella mente!
Sera dopo sera, prova a rileggere ciò che hai scritto i giorni precedenti e a scovare quali temi ritornano, quali desideri si ripetono, quali profonde soddisfazioni hai provato e in quali occasioni.
Questo esercizio, già dopo pochi giorni, può aiutarti a delineare una lista dei valori importanti per te e delle caratteristiche che senti di dover sviluppare per esprimere al meglio il tuo “io ideale”.
È un processo introspettivo che, di fatto, non finisce mai, semplicemente perché ad ogni evoluzione che fai, il tuo io ideale farà un passo avanti.
E poi? Cosa fare una volta che hai capito su cosa investire e in cosa migliorare?
Beh, semplice! Comincia a scegliere ogni giorno di essere te stesso.
Per Concludere
La missione più grande di noi umani è quella di essere felici.
E per essere felici abbiamo bisogno di essere noi stessi.
Sei te stesso quando ti ami così come sei.
E se ci sono parti di te che non ti consentono di amarti del tutto, vuol dire che è lì che devi migliorare.
Allora non lamentarti, non farti fermare da nulla.
Fai l’esercizio dei 10 minuti, e sera dopo sera, scopri cos’è davvero importante per te.
E poi impegnati, con determinazione e resilienza, per migliorare te stesso, un passo alla volta.
Perché se c’è una cosa che ti rende davvero felice, è sentire che stai evolvendo e che, passo dopo passo, si realizza sempre più una migliore versione di te stesso.
Nel nostro nuovo gruppo Facebook #ZEROSCUSE potrai trovare:
Scopri tutti i nostri percorsi online:
Per informazioni su MasterCap, 1° master in Health Coaching ad Alto Potenziale: https://hcmastercap.academy/