La trappola dell’approvazione e la compravendita dell’amore

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Smetti di compiacere gli altri!

Ti è mai capitato di cambiare una tua idea solo per compiacere qualcun altro? Di assumere un atteggiamento che non ti appartiene per ricavarne un vantaggio? Di accettare una richiesta di cui non volevi farti carico? Se la risposta è sì, allora fai attenzione a non cadere nella trappola dell’approvazione dell’amore!

Da bambini è naturale cercare appoggio e approvazione in quel che si fa, da parte dei nostri genitori: le loro risposte, i loro elogi, i loro riscontri negativi, i loro rifiuti vanno gradualmente a formare le basi della nostra identità.

È da loro che si apprendono le prime cose importanti da sapere sul mondo sconosciuto che ci circonda, ovvero cos’è giusto, sbagliato, vero, falso, sicuro, pericoloso ecc.; e, di fatto, sono loro i primi, e inizialmente gli unici punti di riferimento presenti.

La ricerca dell’approvazione dell’adulto

Quando si diventa adulti, questo bisogno di ricevere gratificazione, riconoscenza, incoraggiamento per ciò che si è, ciò che si fa e come lo si fa, non svanisce affatto e, anzi, si configura come una costante inestinguibile, che fa parte di ognuno di noi. Come già diceva un grande poeta, il bambino che siamo stati un tempo non scompare affatto una volta passata l’infanzia, ma continua a vivere in noi, spesso a nostra insaputa. Di per sé, dunque, il bisogno in questione è a tutti gli effetti naturale, normale e sano, il problema sussiste nel momento in cui questa tensione spontanea diviene una necessità dal carattere patologico, vale a dire irrinunciabile, non negoziabile, causa di ansia, demotivazione, mancanza di fiducia, auto costrizione e rifiuto di sé stessi.

Assecondare incondizionatamente questo impulso malsano e famelico porta a una spersonalizzazione perpetrata ai propri danni, alla svendita di sé a buon mercato solo per ottenere un ennesimo complimento che nel giro di poco sarà già nel dimenticatoio, come gli altri, e diventato nuovamente insufficiente. Senza accorgersene, si finirà col condurre una vita che non ci appartiene, affannandosi nell’inseguire freneticamente i desideri di qualcun altro senza sosta, desideri che, oltre a essere interiormente logoranti e costituire una camicia di forza limitante, sopprimono i nostri, lasciati a prendere polvere, abbandonati in qualche angolo oscuro della nostra coscienza.

l'approvazione

Dall’approvazione alla dipendenza affettiva

Insomma, si instaura una dipendenza completa, assoluta nei confronti dell’altro, la cui crescita andrà di pari passo con l’aumento di un’insicurezza sempre maggiore che investirà gradualmente più e più aspetti della propria vita, creando un perenne stato d’animo di disagio, frustrazione e insoddisfazione. Ma la grande perdita a cui si andrà incontro sarà l’abbandono, il misconoscimento di sé stessi in favore di vuote conquiste giornaliere.

Vivere una vita lontano da sé stessi, correndo dietro continuamente alle esigenze degli altri, significa sprecare il proprio tempo, ovvero l’unica cosa che possediamo e che non può più tornare una volta trascorso, col rischio certo di ritrovarsi un domani, soffocati dai rimorsi e da una frustrante insoddisfazione.

Come puoi allora uscire da questa impasse?

Ogni giorno hai la possibilità di creare un nuovo inizio, spostando la lente d’ingrandimento su di te, e ridimensionando seriamente i confini fra te e gli altri.

fare ed essere sono due cose diversePer creare il tuo nuovo inizio, ecco alcune domande importanti e costruttive che puoi porti:

  • “Quali sono i miei desideri, i miei sogni reali?”
  • “Quali sono i miei pensieri se mi si chiede qualcosa che non voglio fare?”
  • “Quante volte mi zittisco e piego la testa mettendomi a fare qualcosa che non desidero?”
  • “Cosa provo quando qualcuno è in disaccordo con me?”
  • “Quanto mi fido di me stesso?”

Già la risposta a queste domande ti fa capire quanto hai bisogno di assecondare gli altri e quanto ti rispetti!

In aggiunta, ti ho preparato alcuni consigli utili a smuovere certe convinzioni limitanti che, se non trasformate, rischiano di impedire un cambiamento necessario alla tua crescita:

  • Accetta l’errore:

    sbagliare è umano e chiunque sbaglia. Smettila di puntarti il dito contro e sminuirti ogni volta che le cose non vanno come avevi deciso, piuttosto dirigi le tue energie per comprendere in che cosa hai sbagliato e come, puoi migliorare la volta successiva.

  • Smettila di farti massacrare dal giudizio degli altri:

    non si può piacere a chiunque, né per come si è né per cosa si fa, ed è giusto che sia così. La disapprovazione altrui non deve essere una spinta a distruggere tutto quanto, bensì ad accogliere la critica, valutarla con una cauta riflessione e, nel caso, apportare delle modifiche dove se ne riscontra l’opportunità. In caso contrario, non si farà altro che costruire sulla volontà di altri, rischiando di vivere la vita di chi ti giudica, piuttosto che la tua.

  • Abbi più fiducia in te stesso:

    inizia a dialogare maggiormente con te stesso, fidati della tua intelligenza emotiva, dei tuoi talenti, del tuo valore profondo. Impara a prendere decisioni mettendo in risalto le tue capacità intellettive, correndo anche il rischio di sbagliare (non è la fine del mondo! Si può rimediare!) così potrai conoscerti meglio e scoprire le tue vere potenzialità, smettendola di affidarti sempre ad altri, non che sia sbagliato ascoltare il parere degli altri, ma farsi sempre influenzare, ti toglie potere interiore.

  • Non barattare mai cosa fai per chi sei:

    essere amatiLe persone che ti amano davvero, lo dimostrano indipendentemente da ciò che ricevono in cambio da te. Al di là dell’approvazione. Se ti trovi ad elemosinare amore o dover fare sempre più cose per essere amato, ti invito a riflettere sul termine di amore e sulle persone che hai accanto. Fare ed essere sono due dimensioni diverse, per ricevere amore, devi sempre fare o dare qualcosa in cambio? In questa dinamica (faccio così ricevo amore) la chiamo compravendita dell’amore: io ti do se tu fai

Rifletti su queste domande:

  1. Se smetti di fare e di essere un vantaggio per gli altri, loro ti ameranno ugualmente?
  2. Ti ameranno per quello che sei, piuttosto per quello che fai?

Mi auguro che tu possa essere amato per ciò che sei e poi anche per quello che fai!

  • Accetta te stesso, supera il continuo bisogno di approvazione:

applausiognuno di noi è diverso, ma quante volte ci chiediamo chi siamo veramente? Perché invece di demonizzarci non incominciamo a conoscere e, soprattutto, ad avere tenerezza, comprensione e pazienza con noi stessi?

Viceversa, conoscerci nel profondo non è una cosa che si fa a “tempo perso”, ma è un percorso che dura tutto l’arco di una vita, non si finisce mai, e la fretta è il peggior compagno di viaggio che si possa avere accanto.

Accettarci vuol dire avere il coraggio di prenderci per quel che siamo e incominciare a costruire ora il nostro presente per un futuro più appagante.

Significa smettere di cercare approvazione.

Non svendere mai la tua autenticità in cambio dell’amore altrui…così facendo perderai l’amore per te stesso…

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