Ti è mai venuto in mente di chiederti quale sia il modo migliore per affrontare un momento di crisi?
Pensando alla parola “crisi” spesso il nostro sistema corpo-mente inizia a lanciare segnali di allerta. È credenza comune, infatti, associarla a una situazione di incertezza, instabile o pericolosa.
Spesso si subisce passivamente, ci si sente vittima e senza opporre alcuna resistenza e ci si chiede: “Perché proprio a me? Perché adesso?”. Può accadere in qualsiasi ambito della nostra vita (lavoro, famiglia, amici).
Si entra nel loop della lamentela, dell’autocommiserazione, investendo le nostre energie in strategie mentali complesse.
Come viverla vedendone un’opportunità di cambiamento?
Crisi deriva dalla parola greca krísis che significa “scelta, decisione”, e dal verbo krino “separare, cernere, valutare“.
Guardandola in questa nuova ottica si può cogliere, quindi, una sfumatura positiva.
“È nella crisi che il meglio di ognuno di noi affiora”
(Albert Einstein)
I momenti critici sono quelli in cui sta per avvenire un importante cambiamento nella nostra esistenza, sono situazioni di passaggio che portano a una trasformazione a livello personale e ci costringono a una riorganizzazione interna, a volte difficile e dolorosa.
La crisi ci fa osservare nello specchio i nostri limiti, ci dice “Ehi, sveglia! Non puoi continuare così!”
Ci fa comprendere quando è arrivato il momento nella nostra vita di cambiare, noi stessi o il contesto entro cui ci muoviamo.
Ci lancia un segnale forte e chiaro di reinventarci, perché stiamo vivendo in un modo che ormai non è più funzionale per noi e per il nostro benessere.
Pensiamo, ad esempio, agli ostacoli che si possono incontrare nella realizzazione di un progetto, alla fine di un rapporto. Si tratta di modificare gli equilibri, interni ed esterni, le nostre radicate abitudini. Dopo questi eventi non siamo più gli stessi, e questo significa anche imparare a lasciare andare una parte di noi. Una metamorfosi necessaria per la nostra evoluzione come individui, e dare un significato alla nostra vita.
Cosa possiamo fare per affrontare al meglio una crisi?
Allenarsi alla flessibilità è sicuramente un punto focale. Significa, cioè, comprendere che non possiamo programmare e controllare ogni aspetto della nostra vita.
Accettare “che tal cosa è ciò che è”, ciò che accade dentro e fuori di noi con serenità e fiducia, rappresenta un salto importante per imparare a volare nel cielo del cambiamento. Non esiste il caso, e nemmeno la sfortuna. Le difficoltà fanno parte della vita, esistono e accadono. Il dolore e la sofferenza, talvolta, sono necessari per imparare una lezione. E fino a quando non la impareremo, continueranno a ripresentarsi, probabilmente in contesti diversi, ma sempre con dinamiche uguali.
Assumersi la responsabilità delle proprie scelte e decidere come vivere le situazioni che ci appaiono complicate, valutare come gestirle e trarne un insegnamento, è fondamentale per svoltare la percezione dei momenti critici.
La consapevolezza che la nostra mente tende a ricreare ciò che già conosce e con cui ha familiarità, scegliendo ciò che è noto e fuggendo dalla novità, ci fa comprendere il motivo per cui spesso abbiamo paura di ciò che non conosciamo e “andiamo in crisi”. Per trasformare la crisi in un’opportunità di crescita e di benessere dobbiamo diventare consapevoli del presente, essendo protagonisti responsabili della nostra vita per vivere un’esistenza finalmente gratificante.
Liberarci dal passato, da chi eravamo, e superare una crisi importante, favorirà lo sviluppo di nuove abilità, di “super-poteri” che segneranno il resto della nostra vita.
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