Vuoi avere successo nella vita? Scrivi una checklist!
La checklist del successo serve per smettere di raccontartela e raggiungere gli obiettivi più importanti per te.
È arrivato il momento di prendere in mano la tua vita e decidere, una volta per tutte, quali sono gli obiettivi e i risultati che vuoi ottenere.
Che cosa è una checklist del successo?
Una checklist del successo è semplicemente una lista di requisiti, azioni e comportamenti che, se attuati, aumentano la possibilità di avere successo in ciò che ci siamo prefissati.
Ogni volta che desideriamo avere successo nella vita, o meglio in attività specifiche della vita, dobbiamo metterci nelle condizioni di essere in possesso di 3 elementi:
- scopo (perché lo faccio);
- motivazione (per chi lo faccio);
- visione (come ho intenzione di farlo).
A cosa mi aiuta una checklist del successo?
La checklist mi deve aiutare a desiderare il successo.
Il desiderio è una delle leve motivazionali più potenti. Quando desideriamo qualcosa intensamente abbiamo una base assolutamente florida sulla quale progettare e delineare la strada del successo in quel determinato campo.
La prima domanda da farci per creare la nostra checklist è:
- Da 1 a 10 quanto desidero realmente raggiungere questo obiettivo?
Una volta risposto sapremo quanto veramente vogliamo il nostro obiettivo.
A cosa serve una checklist del successo?
A definire gli obiettivi, la strategia e il risultato.
Definire gli obiettivi
Come ti farebbe sentire sapere di poter raggiungere il tuo obiettivo?
Probabilmente ti sentiresti entusiasta, piena di energie e con una grande forza di volontà. Essere consapevole di avere tutte le capacità e risorse per realizzare i propri desideri ti porterebbe aiutare a chiarire sempre più cosa vuoi.
Come fare per chiarire cosa vuoi veramente?
Lo puoi fare attraverso gli “obiettivi ben formati” che ti indicano e chiariscono la strada da percorrere. Definendo una strategia.
Scegliendo e definendo quali attività svolgere per arrivare all’obiettivo potrai portare alla luce, in modo chiaro ed evidente, la tua strategia.
Non basta sapere cosa fare: il vero valore aggiunto lo dà l’avere una strategia precisa su come fare le cose. La fantasia, spesso, ci aiuta a desiderare cosa vogliamo ottenere e chi vogliamo diventare. Il passo successivo è sviluppare una serie di azioni performanti. Ecco allora che i risultati saranno eccellenti.
Quali sono i passi per individuare e formulare correttamente un obiettivo ben formato?
- Il pensiero
Cioè il modo di formularlo. Prima di tutto è necessario definire l’obiettivo in maniera positiva. Il nostro cervello non riesce a processare la parola «non» e l’unico modo che ha il sistema limbico di elaborare quella richiesta di non pensare o di non guardare è proprio quella di pensare e di guardare. Ecco perché se ci dicono di non pensare a una determinata cosa, automaticamente, penseremo a quella cosa. Il principio che sta alla base di una formulazione positiva dell’obiettivo è proprio in funzione della reazione limbico-emotiva. Esprimendo il mio obiettivo partendo con una negazione, la parte inconscia del mio cervello visualizzerà il contrario di ciò che voglio, e mi saboterà alla fonte.
Ecco alcuni esempi di obiettivi mal formati e ben formati.
Obiettivi in negativo Obiettivi in positivo
Non voglio più fumare Voglio smettere di fumare
Non voglio più essere in sovrappeso Voglio pesare x Kg
Non voglio più stare male Voglio essere in salute
Gli obiettivi espressi in positivo mandano un input al nostro inconscio di ciò che vogliamo ottenere mentre quelli espressi in negativo danno un input alla nostra mente di ciò che non vogliamo ottenere e inconsciamente saremo indirizzati in quella direzione.
La responsabilità
L’obiettivo, per essere considerato vincente, dev’essere necessariamente nelle nostre corde e dipendere, esclusivamente, da noi stessi. Un obiettivo che non possiamo controllare direttamente è fallimentare all’origine. Ecco alcuni esempi: «sono un dipendente e voglio guadagnare 500 euro in più al mese»; «voglio che mio figlio studi di più e aumenti i suoi voti a scuola»; «mi piace tantissimo una persona e ho voglio uscire con lei a cena». Questi sono tutti esempi di obiettivi che sono indipendenti dalla nostra volontà. Infatti sono coinvolte altre persone che potrebbero pensarla diversamente e renderci impossibile il raggiungimento dell’obiettivo.
Dettagli
Definire in maniera dettagliata e specifica il risultato finale. Il risultato deve essere definito nei minimi particolari con un coinvolgimento emotivo. Devo sentire l’obiettivo mio, pensarci sempre e comprendere come sarò quando l’avrò ottenuto e raggiunto, come mi sentirò a livello corporeo ed emozionale.
Aspetto ecologico
Con il termine «ecologia» s’intende che il raggiungimento del nostro obiettivo non leda e non danneggi altri individui, ma soprattutto dobbiamo fare attenzione che non vada contro la nostra identità e i nostri valori. Un obiettivo non è ecologico se è in conflitto con uno o più elementi del nostro essere.
Come si estrapola la strategia?
Attraverso l’individuazione di tutto ciò che può servire in termini di risorse, strumenti e persone. Tale processo deve essere fatto in un setting dedicato, ove nessuno possa interferire o disturbare la nostra concentrazione. Dobbiamo procurarci un foglio e, in brainstorming, scrivere di getto tutto ciò che riteniamo sia funzionale al raggiungimento dell’obiettivo. Dopo di che dobbiamo mettere tutto ciò che abbiamo scritto in ordine prioritario, tempificandolo e allineando al tempo sia le risorse economiche da allocare sia le persone funzionali.
Un altro elemento è rappresentato dalle convinzioni.
La fase finale è quello della verifica. La differenza sta nella frase “decidere e agire”.
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