Ti è mai capitato di voler comunicare un messaggio importante ed essere frainteso? Oppure di aver fallito un obiettivo a causa di un’incomprensione? Quanta frustrazione hai provato?
Sono certa che sia accaduto a molti. Per questo desidero rivelarti alcune strategie utili per raggiungere i tuoi obiettivi. Metodi per ottenere un’efficace e funzionale comunicazione.
Cosa s’intende per comunicazione
Per l’uomo, comunicare, è un bisogno fondamentale.
Comunicare significa condividere i diversi punti di vista, di esperienza, di pensieri e di emozioni.
Secondo la PNL (programmazione neuro-linguistica) si tratta di condividere la propria mappa interiore con quella degli altri.
Paul Watzlawick, nel libro “La pragmatica della comunicazione”, la definisce come “il processo attraverso il quale un’emittente trasferisce un significato a un ricevente. Si ha reale comunicazione quando si condivide una stessa rappresentazione mentale a cui viene dato un significato condiviso”.
Uno degli assiomi, enunciati da Watzlawick, asserisce che “non si può non comunicare”.
Comportamento e comunicazione
Ogni comportamento porta in sé un atto comunicativo. Immaginiamo un individuo che assuma una postura di chiusura con braccia incrociate e sguardo basso: è evidente che intende comunicare la volontà di non comunicare.
I 3 livelli della comunicazione
Ogni essere umano comunica attraverso 3 livelli:
- Verbale: ciò che dico, le parole che utilizzo.
- Non-verbale: come mi comporto, che postura assumo, quale mimica facciale utilizzo.
- Para-verbale: come lo dico, il tono, il volume, il ritmo, che tipo di accento caratterizza ciò che dico.
La comunicazione efficace è il risultato della coerenza che i tre livelli assumono tra loro; vale a dire che le parole utilizzate devono trovare corrispondenza con la gestualità, la postura, il tono ed il volume utilizzati.
Come agiscono i 3 livelli
Analizziamo in quale percentuale agiscono i tre livelli. Quanto influenzano l’efficacia della nostra comunicazione?
Grazie alle pubblicazioni dello psicologo statunitense Albert Meharabian e riprese in PNL, sappiamo che il linguaggio del corpo ha un impatto maggiore rispetto alle parole. Infatti il non-verbale influisce la conunicazione per il 55%, il para-verbale (tono e voce) per il 38% mentre il verbale (contenuto) impatta per il 7%.
Uso delle parole
Le parole sono generatrici di emozioni, sia quelle espresse che inespresse. Le emozioni, a loro volta, agiscono sul nostro sistema biologico a livello cellulare con la conseguente produzione enzimatica. L’utilizzo di parole disfunzionali, anche nel dialogo interno, se protratto nel tempo può generare uno stato psico-fisico-emozionale non funzionale.
È bene, quindi, durante la comunicazione privilegiare parole che enfatizzino un risultato, piuttosto che sottolineare l’errore.
Comunicazione e stato d’animo
Lo stato d’animo in cui ci troviamo è importantissimo ai fini di una comunicazione efficace.
Le emozioni che stiamo provando vengono colte dall’interlocutore a livello inconscio attraverso i nostri canali para e non-verbale.
Lo scopo
Lo scopo, quindi l’obiettivo della comunicazione, dev’essere ben chiaro a noi stessi; qualora mancasse chiarezza d’intento, il messaggio verrà interpretato in maniera distorta rispetto a ciò che avremmo voluto comunicare.
Interpretazione della realtà
Teniamo presente che quando comunichiamo esistono infiniti modi di interpretare la realtà. Pertanto è fondamentale verificare che il messaggio sia recepito nella maniera corretta ponendo le giuste domande.
Nel caso in cui il messaggio non sia stato colto correttamente, è indispensabile modificare la modalità, sostituendo parole o modificando tono di voce, postura, ambiente, oppure procrastinando la comunicazione. La respons-abilità (abilità nel fornire risposte) di cosa viene percepito è sempre a carico dell’emittente.
3 errori da evitare
- Evitare di intraprendere la comunicazione qualora il nostro stato psico-fisico-emozionale non fosse in equilibrio. Risulta improduttivo comunicare, ad esempio, se ci si sente arrabbiati, o se non si è riposato sufficientemente. Spesso, erroneamente, quando c’è un’incomprensione, si ha la tendenza ad alzare il tono di voce anziché chiarire. Nulla di più inefficace! Questo, infatti, genera conflitti.
- Non osservare lo stato del nostro interlocutore, in base al quale dovremmo differenziare la nostra comunicazione, è da ritenersi senz’altro sbagliato.
- Non porre le giuste domande al fine di comprendere se il messaggio sia stato recepito nel modo corretto.
Dobbiamo ricordarci di essere sinceri ed onesti in ciò che siamo e che intendiamo comunicare. Questo fa la vera differenza in una comunicazione efficace, efficiente e funzionale; alla base della quale è necessario che ci sia lo scopo di migliorarsi, sia a livello personale che sistemico. La comunicazione deve fondarsi sulla reciproca comprensione, col massimo rispetto delle esperienze, del vissuto e del bagaglio emotivo di ogni essere umano.
Nel nostro nuovo gruppo Facebook #ZEROSCUSE potrai trovare:
Scopri tutti i nostri percorsi online:
Per informazioni su MasterCap, 1° master in Health Coaching ad Alto Potenziale: https://hcmastercap.academy/