Nutrirsi d’amore a tavola: alimentiamo i rapporti con i figli

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genitori e figli in cucina

Una delle occasioni migliori e più semplici per creare in famiglia legami forti, dialogo e condivisione è il momento in cui ci si riunisce tutti insieme a tavola.

I pasti non sono solo momenti in cui nutrire il corpo, bensì momenti in cui nutrire rapporti, emozioni, legami, scambiarsi racconti, esperienze e perché no anche raccontare qualche sciocchezza per ridere insieme.

I bambini spesso si divertono a raccontare fatti reali o inventati o semplicemente barzellette o indovinelli che leggono in libri, riviste o che sentono dagli amici o in TV; oppure gioiscono a ricevere attenzioni e amore se sono i genitori a raccontar loro qualcosa. Sono attimi preziosi tutti da godere!

Usando le parole di una famosa antropologa, Carole M. Counihan, “Mangiare insieme è la base della famiglia”.

Ecco che mangiare in famiglia creando un’atmosfera serena intorno alla tavola è un vero atto d’amore ed un investimento per creare un miglior rapporto con i figli.

Come fare?

Ecco cinque semplici suggerimenti:

  1. Creare occasioni di collaborazione per quanto possibile nella preparazione della tavola e/o delle pietanze; si genera condivisione e si alimenta lo spirito di squadra nella famiglia.
  2. Fare del pasto un momento di pausa, mangiare prendendosi dei tempi consoni, non solo ora ma sempre, lo rende piacevole ed ha anche il grande vantaggio di permettere di avvertire il senso di sazietà, mangiando con piacere ed il giusto e non di più. Provare per credere!
  3. TV, cellulari e tablet rigorosamente spenti o distanti quando si mangia! Questo è un punto cruciale! In questo periodo le notizie certamente non aiutano a tenere un clima disteso e sereno. Questa è un’abitudine tuttavia da mantenere sempre! Perché mentre si è a tavola la TV accesa, così come telefonini o tablet, durante i pasti spengono lo scambio di emozioni e parole in famiglia o con gli amici. Quante volte ci è capitato di assistere a scene in cui al ristorante i bambini sono assorti ognuno in un videogioco e perdono la possibilità di interagire tra loro e con gli adulti. Questo è un pericolo che mina non solo un corretto approccio con il cibo, ma nella fase evolutiva, lo sviluppo della propria personalità, che ha bisogno del momento relazionale per formarsi. In questo momento di distanza forzata con gli amici, ci accorgiamo ancor di più dell’importanza di momenti di condivisione con loro! Ora prendiamoci cura di quelli preziosissimi in famiglia e ricordiamoci di continuare a farlo anche dopo e di ricordarcene anche quando saremo di nuovo tra amici …basta cellulari a tavola, sì alle persone e alla buona compagnia!
  4. Creare una buona e piacevole atmosfera mentre si mangia è fondamentale: sono da evitare discussioni o argomenti che generano ansie e tensioni. Questi andranno affrontati in un altro contesto e al momento opportuno. Curare un contesto piacevole a tavola ha un doppio vantaggio: sia come occasione di confronti gratificanti, uno scambio di emozioni e racconti, che favorisce la formazione di una propria identità per i nostri figli, sia per favorire un rapporto sereno col cibo. La componente emozionale associata al momento del pasto, soprattutto nell’infanzia, è fondamentale per impostare un approccio corretto e sereno al cibo. Nella quotidianità tale approccio, così come il piacere per le pietanze preparate, sono influenzati dalla gradevolezza dell’ambiente, della compagnia e del clima che si instaura attorno alla tavola. Per il rapporto corretto col cibo è importnate non usare mai il cibo come una merce di scambio con il bambino. Per esempio, ”se mangi tutto, dopo ti porto al parco”, ”se mangi la verdura, dopo guardi il cartone animato” il cibo in questione diventa in tal modo ancora meno gradito. Se nell’immediato il bambino, per ottenere ciò che vuole, lo mangia, nel tempo si potrebbe richiamare l’effetto opposto. È vero anche il contrario: “se fai i compiti, ti compro la cioccolata”, il desiderio verso quel cibo diventa maggiore e nella vita adulta potrebbe divenire inconsciamente il mezzo per ottenere gratificazione e consolazione per superare momenti di stress o emotivamente difficili.
  5. Condiamo il pasto con qualche risata di leggerezza o con sorrisi. Il vantaggio? Alimentare complicità, comprensione e amore ed allentare tensioni e stress. Tutto questo pone le basi per far sì che ogni giorno si innaffi il seme del dialogo e dell’accoglienza in famiglia. Così troveremo durante i pasti occasioni piacevoli e quotidiane per stare insieme e non solo. Sarà importante cogliere negli sguardi e nei racconti tracce più o meno evidenti di eventuali difficoltà e preoccupazioni che potranno essere condivisi poi a tu per tu, scegliendo un tempo più opportuno e le modalità migliori.

Concludo con una citazione tratta da una canzone dello zecchino d’oro “Tutti a tavola”, in cui i bimbi cantano: “E allora che facciamo? Mangiamo tutti insieme, che a tavola ci si vuole un po’ più bene!

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