La resilienza è la capacità di andare avanti nonostante i brutti scherzi della vita. È una qualità che proietta verso il futuro e spinge all’azione. Tutti possiamo svilupparla. Ecco in cosa consiste, come possiamo allenarla e metterla in pratica nella vita.
Resilienza: significato
La parola resilienza deriva dal latino resilire, che significa rimbalzare, e resalio che significa risalire ed indica l’azione di risalire sulla barca rovesciata dalla forza dell’acqua.
Il significato originario del termine resilienza appartiene al mondo della fisica e si riferisce alla capacità di un determinato materiale di acquisire la sua forma originaria dopo essere stato colpito ed ammaccato da un oggetto.
La resilienza nell’arte del Kintsugi
L’arte del Kintsugi ha metaforicamente molta attinenza con la caratteristica della resilienza: la capacità di “assorbire un urto senza rompersi” che, applicata alla vita, significa riparare se stessi e la propria esistenza dopo un evento traumatico.
Il kintsugi ha origine in Giappone nel periodo che va dal 1300 al 1600 circa, in un contesto governativo militare e allo stesso tempo permeato dalla filosofia zen. L’unione di queste due forme mentis, fece sì che questa arte racchiudesse la funzionalità con l’aggiunta della bellezza.
Il kintsugi è l’arte di riparare con cura e dare valore. Si applica tradizionalmente alla ceramica evidenziando i punti di rottura con del metallo prezioso, generalmente oro.
Nella cultura giapponese ogni crepa rappresenta una cicatrice che dev’essere valorizzata perché simboleggia il lato positivo e la bellezza. In questo modo, nonostante la ferita, si percepisce il valore della persona grazie alle difficoltà ed ai fallimenti superati.
Il percorso del kintsugi passa attraverso l’accettazione, per arrivare ad una reazione positiva e costruttiva di quanto è accaduto. Così un evento traumatico, quando affrontato come un’opportunità e senza vittimismo, diventa parte di noi in modo indelebile. È qualcosa attraverso cui siamo passati, che abbiamo superato conoscendo sempre più noi stessi, sempre più forti e più unici: un’opera d’arte unica ed irripetibile.
“La resilienza non è una condizione ma un processo: la si costruisce lottando.” (George Vaillant)
Cosa significa essere persone resilienti
Le persone resilienti vivono con la consapevolezza di essere responsabili della propria vita, non si lasciano influenzare da pareri e circostanze esterne nel prendere decisioni, nell’agire e nel modo di comportarsi.
Sanno adattarsi rapidamente alle circostanze e non permettono che le difficoltà che incontrano, intacchino la propria autostima. Lottano con determinazione per perseguire i propri obiettivi anche quando, lungo il percorso, si trovano ad affrontare vari eventi imprevisti e negativi.
Sanno mantenere la calma e la razionalità nel valutare e, quindi, nel reagire alle interferenze esterne che arrivano. Quando si sentono a terra sanno come fare per risollevarsi perché le sfide fanno parte della loro essenza.
Le persone resilienti sanno che tra loro stesse e le cause della propria sofferenza esiste una linea di confine oltre la quale possono scegliere se crogiolarsi nel dolore o affrontarlo per poi lasciarlo andare: la sofferenza può far parte della loro storia senza che questa turbi la loro identità.
Dopo un evento negativo, o davanti ad una difficoltà, le persone resilienti si rimboccano le maniche e prendono in mano il loro destino senza lamentarsi o piangersi addosso.
Ogni colpo inferto dalla vita è uno stimolo a diventare più forti e determinati. Sanno che gli imprevisti ne fanno parte e con questo atteggiamento non perdono mai la fiducia e la speranza.
Le persone resilienti sanno gestire lo stress, sorridere alla vita. Sono concentrate sulle soluzioni, sui lati positivi dai quali trarre insegnamenti.
La resilienza è, quindi, la capacità di non spezzarsi, di toccare il fondo per riuscire a darsi la spinta per emergere. È l’abilità di reagire ad una situazione negativa, grazie ad una mentalità flessibile. È la capacità di far tesoro delle esperienze e dei fallimenti vissuti imparando dai propri errori ed elaborando l’accaduto in modo da rinascere.
“Il fallimento è una parte della vita. Il successo non ti insegna niente, ma il fallimento ti insegna la resilienza. Ti insegna a prendere te stesso e a riprovare.” (Sarah Morgan)
6 Step per allenare la tua resilienza
Ecco i 6 passi per diventare resiliente o per accrescere e far diventare più forte questa capacità già presente in te:
- Cambia prospettiva. Valuta attentamente le situazioni difficili che ti capitano e chiediti: da questo momento difficile, da questo fallimento, cosa posso imparare? Questa semplice domanda ti permetterà di osservare la situazione con distacco e ti darà una visuale migliore per poter valutare con creatività tutte le opzioni possibili.
- Prenditi cura di te. È importante prendersi cura del proprio corpo e della propria mente ogni giorno della propria vita, in quanto non ci si può dedicare ad aiutare gli altri se prima non si sta bene con se stessi.
- Poniti sempre obiettivi raggiungibili e specifici. Se hai obiettivi a lungo termine, per prima cosa “spacchettali” in micro obiettivi settimanali o mensili, così che raggiungere l’obiettivo finale sarà più semplice. Programmati le giornate facendo una scaletta delle attività in ordine di priorità al fine di raggiungere ogni micro-obiettivo, sii determinato e costante. Vivi le difficoltà come sfide e quando le supererai sarai felice di averle incontrate.
- Allena il tuo atteggiamento mentale alla positività. Guarda sempre avanti. Scorgi le opportunità che possono andare a tuo favore da eventi negativi. Sii sempre positivo, così facendo anche se cadrai una, due o cento volte, poco importa, la resilienza ti farà rialzare quella volta in più che farà la differenza.
- Chi è responsabile della mia vita? Tieni sempre a mente questa domanda. Se deleghi ad altri questa responsabilità, sarai in balia di eventi che non dipendono da te. Ricorda: non esistono forze misteriose che tramano contro te. Sei tu ad avere il controllo della tua vita. Sei tu che influenzi i tuoi pensieri e le tue azioni.
- Impara ad ascoltarti. È importante essere concentrati per riconoscere le proprie emozioni, per padroneggiarle e, quindi, per reagire in modo funzionale agli eventi negativi. La meditazione e uno spazio tuo dove poter stare in silenzio devono diventare una componente fondamentale della tua vita. Vivi il più possibile nel momento presente senza rimanere troppo attaccato al passato e senza preoccuparti in modo eccessivo per il futuro.
Siamo tutti resilienti
C’è una buona notizia! Tutti noi siamo esseri resilienti.
La natura ci ha progettati per affrontare e superare ogni genere di difficoltà. C’è chi ne ha di più e chi di meno non importa. La resilienza è come un muscolo che tutti abbiamo e come tale va allenato. Seguendo i 6 step sopra, anche tu potrai diventare un campione di resilienza.
Ricorda: attraverso l’esperienza e l’apprendimento questa capacità può essere potenziata ed allenata senza fine.
Ora sai di avere dentro di te tutto ciò che è necessario per essere resiliente.
Andare avanti utilizzando la nostra resilienza è un dovere verso il fantastico dono della vita che abbiamo ricevuto.
“La resilienza appartiene a chi traccia strade dove c’erano ostacoli, a chi camuffa una caduta con un magnifico volo, a chi sa che qualcosa sta nascendo, proprio lì, sotto quel sasso arido e sterile che tutti ignorano.” (Fabrizio Caramagna)
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