Hai mai notato come tuo figlio sia capace di ripetere azioni o atteggiamenti di un adulto dopo averlo visto una sola svolta?
Quale innato potere si nasconde dietro questa abilità? Il potere dell’imitazione e del modeling.
Ogni bambino ha un potenziale illimitato anche se, a volte, siamo noi genitori i primi a non rendercene conto.
Imitazione e Modeling
Il modeling è stato illustrato nel 1925 dallo psicologo canadese Albert Bandura dedicando la sua carriera allo sviluppo di teorie sull’apprendimento sociale.
Bandura fu uno dei primi ad utilizzare il temine modeling (imitazione) per indicare
la capacità dell’uomo, più spiccata nella tenera età, di apprendere comportamenti e riproporli attraverso l’osservazione di comportamenti altrui solo attraverso l’imitazione.
Tanto più l’osservatore si identifica con il modello, maggiore sarà la fedeltà nel riproporre il comportamento.
Bandura effettuò diversi esperimenti tra i quali, forse, il più famoso fu quello della bambola Bobo (1961). Lo scopo di questo esperimento era dimostrare che l’aggressività nei bambini possa essere appresa anche solo attraverso l’imitazione di atteggiamenti aggressivi.
Vennero presi tre gruppi di bambini e lasciati in una stanza. Nel primo gruppo era presente un adulto, mentre i bambini giocavano mostrava atteggiamenti violenti verso un pupazzo in sala che chiamava Bobo.
Nel secondo gruppo era presente un collaboratore che giocava con i bambini senza mostrare atteggiamenti particolari. Nel terzo gruppo i bambini giocavano da soli.
Alla fine dell’esperimento tutti i bambini vennero riuniti per giocare da soli. Fu osservato che chi faceva parte del primo gruppo, quello cioè in cui Bobo veniva picchiato, mostrava maggiori manifestazioni di aggressività.
Questo esperimento serve per far capire che i bambini apprendono e ripropongono ciò che vedono. E chi sono i modelli dei bambini? Sono i genitori. Sono loro i modelli di eccellenza.
Quando notiamo in un bambino un atteggiamento che non condividiamo, proviamo a vedere se esiste la possibilità che lo abbia acquisito dai genitori.
Genitori come modelli
Alcuni genitori si affannano a correggere i propri figli fino allo sfinimento. In realtà si potrebbero raggiungere eccellenti risultati affinando le tecniche di modellamento.
Ad esempio, se viviamo un periodo di stress, torniamo a casa dal lavoro spossati e senza voglia di condividere neanche un sorriso: verrà da sé che, piano piano, anche i nostri bambini assumeranno tali caratteristiche.
La mente dei bambini è una spugna, assorbe il mondo e gli stimoli che esso offre. Nella costruzione del carattere e della personalità è, quindi, importante il nutrimento mentale che quotidianamente diamo ai nostri figli.
Dal primo istante in cui viene al mondo il bambino inizia a registrare e ad assorbire. Nella sua mente si fissano alcune immagini in maniera indelebile creando una sorta di regolamento interno alla vita. Ad ogni situazione corrisponde un comportamento.
Quello che apprendiamo da bambini non avviene per via razionale, ma attraverso l’inconscio che lavora ed inizia a mettere in ordine i nostri pensieri, le nostre convinzioni, le nostre credenze. L’inconscio dei bambini è un artista:
Lavora con i colori e nel tempo disegna la sua mappa della realtà, ma attenzione perché i colori vengono forniti dall’ambiente circostante e dalle persone che i piccoli frequentano: i genitori, i nonni, gli insegnanti, gli amichetti e dalle esperienze che egli vive.
Più momenti di scambio egli avrà, maggiore sarà la sua possibilità di avere una mappa mentale colorata ed articolata, ricca di dettagli e di possibilità.
In questo frangente il ruolo dell’adulto è fondamentale, perché permetterà al bambino di delineare la propria mappa attraverso le esperienze.
I bambini devono sperimentare situazioni, emozioni e stati d’animo. Un bambino che sperimenta, accompagnato da un adulto libero da giudizio, avrà maggiore opportunità di essere indipendente e affronterà le difficoltà con maggiore sicurezza e positività. Avrà più risorse.
Il giudizio è solo una nostra percezione. Quello che pensiamo di nostro figlio, (ad esempio è pigro, è agitato, è timido), è una nostra opinione momentanea, riferita ad una situazione specifica, ma nel tempo può diventare una convinzione. Il cervello del bambino, infatti, la ritiene vera e, soprattutto, immutabile.
Modeling e bambini
Inutile dire che i bambini sono imitatori eccellenti. Il gioco stesso come attività nasce dall’attitudine all’imitazione e diventa poi un mezzo per crescere ed accrescere numerose competenze.
Anche se per noi genitori a volte è faticoso giocare con i propri figli, questo è un mezzo che offre una corsia preferenziale perché la loro mente faccia scorta di modelli positivi.
In primo luogo perché anche noi adulti giocando ci permettiamo un distacco dal quotidiano e ciò ci dà modo di essere più leggeri trasmettendo di conseguenza tale leggerezza.
In secondo luogo il gioco è la cornice perfetta per il dispiegarsi delle ali della fantasia. Quando giochiamo e lo facciamo con l’abbandono tipico dei bambini la nostra fantasia inizia a viaggiare e a portare alla mente idee e possibilità.
Usare il modeling per crescere come genitori
All’interno della PNL il concetto di modeling è stato ripreso da Bandler ed è un mezzo per poter raggiungere l’eccellenza.
L’osservazione del modello eccellente, unita ad adeguate strategie e ad una condizione psicofisica ottimale può permettere a chiunque di elevare il livello dei propri risultati.
I tre elementi fondamentali per modellare un’altra persona sono tre: le convinzioni, lo stato e la strategia.
Immaginate di voler migliorare alcuni aspetti del vostro ruolo di genitore perché vi rendete conto che non vi fanno vivere bene, non vi permettono di vivere serenamente la relazione con vostro figlio e creano conflitti. Potreste usare il modeling per migliorare e cambiare alcuni comportamenti.
I nostri figli sono l’esempio pratico che dimostra che si può cambiare comportamento e atteggiamento.
Avete mai notato come i figli cambino modo di porsi e di parlare quando sono con gli amici o a scuola?
Ogni individuo ha diversi comportamenti ed atteggiamenti, solo che, soprattutto per quello che riguarda gli adulti, utilizziamo sempre gli stessi.
Sperimentare qualcosa di diverso è molto faticoso per chi è già strutturato, mentre viene naturale ai bambini.
Cambiare modo di essere genitore è possibile.
Per prima cosa scegliamo il modello. Iniziare ad imitare non significa perdere la nostra originalità, significa studiare un modo più funzionale di fare le cose. Se ad esempio il nostro punto debole è la pazienza, nel senso che perdiamo spesso le staffe, lavoreremo su questo.
Innanzitutto lavoriamo sulle nostre convinzioni, ovvero su ciò che per noi è vero a priori e che fatichiamo a mettere in discussione.
Poi curiamo lo stato, il nostro quadro fisico ed emotivo. Se siamo in equilibrio, cioè stiamo bene fisicamente, abbiamo un dialogo con noi stessi positivo che ci permette di sentirci bene e trattarci bene. Se siamo orientati mentalmente verso un obiettivo positivo questo è il momento per metterci alla prova, per darci un modello da imitare e provare a vedere come possiamo essere.
Infine, ognuno di noi ha bisogno di un’adeguata strategia, ovvero tutte le azioni da fare passo a passo per raggiungere l’obiettivo.
Mettere in atto una strategia presuppone di conoscere in anticipo le nostre mosse e ciò che metterà in atto la nostra testa per auto sabotarci e farci rimanere sempre gli stessi.
Il modeling è una tecnica che se fatta bene porta ad indubbi risultati e ci offre la possibilità di grandi cambiamenti.
Ricordatevi, come noi abbiamo appreso dai nostri genitori comportamenti ed atteggiamenti, cosi fanno i nostri figli. Strategie, meccanismi mentali per risolvere un problema, schemi comportamentali di fronte a certi avvenimenti gli vengono forniti da noi. Li assorbono da noi. Siamo inconsciamente erogatori di soluzioni anche quando non sappiamo di esserlo.
Attenzione a come agiamo e a quello che diciamo. Ogni parola detta da noi è come un eco che risuona nella mente del bambino che viene registrata nei livelli più profondi della sua persona.
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