Nell’azienda in cui lavorate vi hanno appena comunicato l’imminente licenziamento, siete disorientati senza sapere cosa fare?
In questo articolo vi consegno le linee guida che vi aiuteranno a superare questo periodo di crisi professionale e il disagio interiore personale senza lasciarvi sopraffare dall’emozioni negative.
Licenziamento: cosa fare dopo?
Il licenziamento è una situazione di forte stress emotivo che può farci sentire smarriti. Ciononostante, può trasformarsi in un’opportunità per reinventarsi e mettere in atto un cambiamento.
Immaginate questa situazione: arrivate al lavoro e il vostro capo vi dice che vuole parlarvi a quattrocchi.
Lo vedete un po’ a disagio e capite cosa sta succedendo. Vi fa firmare le carte per il licenziamento e ve ne andate a casa.
Avete appena perso il lavoro. Siete ancora sotto shock. E scatta la domanda: Cosa faccio adesso?
Il licenziamento, molto spesso, è una situazione spiacevole e difficile. Può darsi che l’azienda abbia dovuto ridurre il personale, che il vostro rendimento non sia stato del tutto sufficiente o che qualche problema, come un contrasto tra colleghi o divergenze con il capo, abbia determinato questo sfortunato epilogo.
Di fronte a tale situazione, è normale provare tristezza, malessere e una sensazione di smarrimento.
Ecco alcune linee guida che possono esserci di grande aiuto in queste situazioni.
Superare il dolore per il licenziamento
È la fase più importante sulla quale dobbiamo concentrarci quando perdiamo il lavoro. Di fronte a qualsiasi perdita, che sia nella sfera familiare o in quella sentimentale, dobbiamo affrontare un dolore. Nell’ambito professionale succede la stessa cosa.
Ci eravamo abituati a svolgere quel lavoro, avevamo una routine quotidiana e, all’improvviso, scompare dalla nostra vita. È come se il mondo ci cadesse addosso, come se non trovassimo più una via d’uscita.
Iniziamo a pensare che non troveremo mai un altro lavoro o che non siamo buoni a niente. Il problema è che questi pensieri non fanno altro che alimentare la nostra preoccupazione. Possono anche farci sprofondare nell’angoscia.
Al contrario, bisogna subito affrontare la negazione, l’ira, il senso di colpa e la tristezza cercando di superare tutte le fasi del dolore fino ad arrivare all’accettazione. Non tenete bloccate le lacrime, lasciatele fluire. Solo così potrete iniziare una nuova fase della vostra vita professionale trovando un altro lavoro (uguale o diverso) oppure mettendosi in proprio.
Prendere delle decisioni e passare all’azione
Una volta aver ricevuto la notizia del licenziamento è importante prendere alcune decisioni.
Eccone alcune che ci aiuteranno a elaborare il dolore:
- Avvalersi dei propri diritti: se il licenziamento è illegittimo, dobbiamo denunciare. Se abbiamo diritto all’assegno di disoccupazione, richiediamolo. Se ci spetta un risarcimento, assicuriamoci di riceverlo. È importante risolvere il prima possibile le questioni legali, così da archiviarle.
- Decidere in merito al presente: è il momento di prendere una decisione sul presente. Per esempio, iniziare a cercare un altro lavoro, seguire un corso di formazione, sfruttare i soldi della disoccupazione, o del risarcimento, per fare un viaggio. Qualsiasi essa sia, dobbiamo prendere una decisione propositiva che ci aiuti a farci sentire meglio.
Albert Einstein diceva: “Non accade nulla finché non si muove qualcosa.” - Approfittare del cambiamento. Al di là di tutto il disagio interiore che possiamo provare per il licenziamento, se riflettiamo, può essere una grande opportunità di cambiamento, reinventarsi e crescere. Magari il lavoro che facevamo ci risultava troppo noioso. Adesso abbiamo l’occasione di cercarne un altro che ci motivi.
- Creare nuove opportunità. Il licenziamento può essere una fantastica opportunità per mettersi in proprio, aprire un’attività o lavorare da casa. Attualmente, in Italia esistono delle agevolazioni fiscali per chi decide di mettersi in proprio dopo un periodo come lavoratore subordinato. Quindi, se abbiamo un’idea ed è realizzabile, essere licenziati può essere addirittura un fatto positivo.
Il licenziamento può anche offrirci l’opportunità di investire sulla nostra formazione per optare per un lavoro diverso o per metterci in proprio sentendoci più sicuri di ciò che stiamo facendo. Certo, dobbiamo disporre dei mezzi necessari e non prendere decisioni con troppa leggerezza.
Anche se è normale sentirsi disorientati, possiamo prenderci un paio di giorni per sfogarci ed esternare i nostri sentimenti. Impariamo a chiedere aiuto e non vergognarci dell’accaduto. - Raccontiamoci a chi ci vuole bene e non ci giudicherà. Dopo questo periodo di riposo, però, dobbiamo agire. Anche se non vediamo nessuna via d’uscita, in realtà, abbiamo moltissime opportunità a nostra disposizione.
Il dolore per il licenziamento ci consentirà di passare da questo stato in cui predomina un pensiero irrazionale legato al timore di non trovare lavoro a un altro in cui prendiamo in mano le redini e passiamo all’azione.
L’importante è non rimanere bloccati nello sconforto, sfruttare tutte le opportunità che ci si presentano e creare quelle che tanto desideriamo.
Semmai dovessimo trovarci in questa situazione, ricordiamoci che non siamo stati abbandonati al nostro destino, ma indirizzati verso nuove opportunità lavorative quindi non molliamo, mai!
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