La situazione che stiamo vivendo è per tanti aspetti difficile da sostenere o da vivere con un atteggiamento fiducioso.
Dobbiamo fare i conti con emozioni che non vorremmo provare, con un perché sconosciuto, col desiderio di soluzioni che appaiono lontane…
Quali passi possiamo fare di fronte a tutto ciò?
Innanzitutto guardiamo a cosa sta succedendo dentro di noi. Questa situazione ci sta privando del soddisfacimento di alcuni dei nostri bisogni ancestrali.
Il bisogno di sicurezza e controllo, per esempio, è totalmente vacillante tra le grandi incertezze che caratterizzano questo momento: riguardo la salute in primis, ma anche riguardo la società, le relazioni, le condizioni economiche, così come in riferimento a cosa ci aspetterà dopo.
Il bisogno di libertà è chiaramente negato dalle restrizioni dettate dalle misure di contenimento del contagio; e limitate sono ovviamente anche le relazioni con gli altri. La tecnologia, per quanto non possa essere risolutiva in tal senso, si sta rivelando comunque uno strumento di unione e connessione importante, sia per gli affetti sia per il lavoro.
Quello che stiamo vivendo, così come spesso succede nei momenti difficili e di crisi, è anche un tempo di riflessioni, di introspezione, di analisi.
Il punto di partenza siamo proprio noi stessi, accettando ed accogliendo le emozioni e le sensazioni, sia quelle piacevoli sia quelle spiacevoli, come la paura, la frustrazione, il disorientamento, la solitudine o lo sconforto.
“Tutti abbiamo dentro un’insospettabile riserva di forza che emerge quando la vita ci mette alla prova.”
Isabel Allende
Rispondere al sentimento difficile da sostenere è possibile mettendo in campo le risorse interiori che abbiamo in noi.
Alla paura per esempio c’è chi potrà rispondere col coraggio, chi con l’inventiva di nuove possibilità, chi con la forza dell’amore per sé e per i propri cari.
Alla frustrazione è importante controbattere con la scelta dei propri passi, sulla base dei messaggi e delle riflessioni profonde che emergono in questo tempo quasi fuori dal tempo. Facciamo tesoro di ciò che stiamo intimamente imparando per agire in maggior accordo con noi, con ciò che più conta, con ciò che desideriamo davvero.
Davanti al disorientamento è importante mostrare resilienza, la capacità e la volontà di orientare proprio nel disorientamento di un momento difficile la propria forza interiore e il proprio agire in aiuto di sé e degli altri.
La solitudine può essere in parte alleviata dalla possibilità di sentirsi o di vedersi attraverso le videochiamate. La voce e lo sguardo possono essere veicoli di una carezza virtuale; approfittiamo per comunicare pensieri, riflessioni e sentimenti di condivisione e di affetto che nella vita frenetica si omettono, ma che hanno una enorme importanza. A volte si può essere più vicini e più uniti a distanza, che a pochi centimetri.
Nei momenti di sconforto, è importante dirigere il focus su ciò che si ha, essere grati di ciò che va bene o di qualcosa che ci fa bene: che si tratti di cose importanti come gli affetti, oppure anche di cose semplici che racchiudono una magia che scalda il cuore: un tramonto, una foto, la musica, un buon libro.
“Ogni giorno dovremmo ascoltare una piccola melodia, leggere una bella poesia, vedere una pittura squisita e, se possibile, dire belle parole sensibili”.
Johann Wolfgang Von Goethe
Nei momenti di prova si arriva a un contatto più profondo con sé stessi; facciamo i conti con le nostre fragilità e con le nostre forze. Ciò permette di far luce anche su schemi disfunzionali che siamo abituati ad adottare, probabilmente da tanto tempo e in maniera automatica e spesso inconsapevole. Nel correre quotidiano erano quelle che ci facevano ricadere ciclicamente in dinamiche sovrapponibili o con lo stesso rumore di fondo, per esempio di quella paura o di quella mancanza. Ora, in questo momento di rallentamento forzato e di riflessioni, possono apparirci più chiare e questo può darci la possibilità di liberarci da esse e fare poi scelte più consapevoli.
Così possiamo far tesoro di insegnamenti e profonde lezioni imparate, che sono e saranno la guida per illuminare una nuova strada o la stessa strada ma con una luce nuova verso orizzonti migliori.
“Fiorire si può e si deve, anche in mezzo al deserto, perché se le cose fragili come un fiore di ginestra lo sanno fare, anche noi siamo chiamati a fare altrettanto.”
Giacomo Leopardi
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