L’ombra che alcuni la definiscono “la parte oscura di sé” è un lato che vogliamo ignorare, nascondere e che spesso rifiutiamo. Quando parliamo di Ombra, non dobbiamo cadere nell’errore di darle un’accezione negativa. Si sta parlando di qualcosa di nascosto che fa parte di noi, al di là del bene e del male.
La parte oscura una dimensione che appartiene e riguarda ciascun essere umano, nessuno escluso.
Ognuno di noi, infatti, opera quotidianamente una separazione interna fra quello che chiamiamo “sé”, “ego”, o, più comunemente, “io”. Tutto il restante, che viene confinato altrove, in una sfera buia, occulta, difficilmente accessibile e spesso trascurata.
L’ombra e l’inconscio
L’io, la nostra identità abituale, è strettamente legata al circuito chiuso della ragione, di quello che noi crediamo essere giusto, sbagliato, buono, cattivo. Fortemente influenzato dalla vita che abbiamo vissuto, e, dunque, al rispetto di tutte le regole sociali, culturali, familiari che essa richiede e impone. Mentre in quella che qui denominiamo Ombra, al contrario, sono convogliati tutti gli aspetti contrastanti, spaventosi, ambigui, affascinanti, e, soprattutto, con un potenziale dirompente. Tutto ciò che viene conservato in questa parte appartiene all’irrazionale, all’inconscio, aspetto ben più forte della ragione.
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Jung e il concetto di ombra
Carl Gustav Jung, noto psichiatra e psicoanalista, definiva il termine Ombra come:
l’insieme di tutti gli aspetti più oscuri (e spesso sconosciuti) della nostra personalità, quelli che razionalmente potremmo indicare come inaccettabili e/o moralmente inadeguati.
Ma con questo Jung non riteneva affatto che l’Ombra fosse una patologia da curare, anzi, al contrario, una parte naturale di noi stessi. Se riconosciuta, accettata e integrata, si rivela una risorsa importantissima per la nostra evoluzione e il nostro benessere.
L’Ombra è il regno dei desideri, degli impulsi e dei pensieri autentici e naturali che ogni essere umano ha dentro di sé.
È tutto ciò che è nelle nostre potenzialità, ma che non conoscendolo o rifiutandolo non utilizziamo. L’Ombra è il contenitore del vietato, censurato, condannato e rimosso, di ciò che è inaccettabile per valori, cultura e per la società, per la famiglia e per il gruppo a cui siamo legati e che riconosciamo come appartenente a noi.
La nostra ombra ci accompagna in ogni situazione della nostra vita, a volte è fonte di piacere, svago, e altre volte ci spaventa terribilmente. È l’armadio degli scheletri, il nostro luogo segreto, non sempre facilmente esplorabile. Il lato oscuro di ognuno di noi. La notte, la parte che vogliamo nascondere, non vogliamo far vedere.
Racchiude le nostre ferite, i traumi, i fatti più angosciosi, spaventosi ma anche, piacevoli, seducenti e incantevoli. È fonte d’inquietudine e potenzialmente di un’enorme bellezza. Rappresenta quella parte di noi che non abbiamo ancora deciso di esprimere. Rappresenta il “permesso negato”, per paura di deludere chi nella nostra infanzia ci ha donato amore, protezione, sicurezza e, per garantirci l’amore e la stima di chi ci ha fatto crescere, abbiamo dovuto pagare un prezzo: rinunciare alle parti più autentiche di noi stessi. Ed è così che mentre rinunciavamo alla parte più autentica di noi in cambio di amore, abbiamo messo da parte un tesoro a cui oggi possiamo imparare ad attingere.
L’Ombra può manifestarsi in diverse forme.
Forme sane/funzionali per la nostra vita, come per esempio nella creatività, nella gioia di vivere, contribuendo a elevare ancora di più il proprio sé interiore; o forme disfunzionali, nei sentimenti di odio, rabbia, frustrazione, nell’anestesia emotiva, nel sentirsi continuamente bloccati e/o insoddisfatti.
L’Ombra porta oltre ai confini, porta a riconoscere e integrare l’opposto: il buono e il cattivo, il pieno e il vuoto, il coraggio e la paura, la delusione e la gratitudine, la vita e la morte.
Riconoscere e integrare le parti nascoste di noi stessi una possibilità straordinaria.
Integrare l’Ombra significa intraprendere un viaggio verso luoghi sconosciuti, inesplorati di sé, significa entrare in contatto con la vera natura, comprendersi e sperimentare nuove esperienze e nuove forme di sé.
Se l’io è quell’insieme di atteggiamenti, abitudini, modi sentire e agire, maschere consolidate che costituiscono la nostra identità personale agli occhi altrui, l’ombra racchiude e custodisce quel che veramente siamo e che si manifesta molto più spesso di quel che si possa credere, ogni giorno: potenti impulsi istantanei e imprevisti, volontà inconsuete prontamente represse, pensieri e azioni che “non ci si addicono”. Lo stesso amore, o lo stesso odio, che ci cattura emergendo, fa parte di questa dimensione irrazionale.
Le maschere, come celiamo la parte oscura
Vedere la propria Ombra e integrarla significa entrare in contatto con le proprie maschere (immagini di facciata), diventare consapevoli del nostro vero potenziale e riabbracciare finalmente la propria unicità perduta.
Riconoscere le proprie maschere significare accettare di dirigersi verso la ricerca del vero sé, scoprendo la nostra vera autenticità, potendo così soddisfare in modo appagante i propri bisogni e desideri, generando principi e valori degni di sostenere la nostra vita. Questo significa confrontarsi e decidere se conservare o meno tutto quello che abbiamo imparato e appreso in famiglia, significa riscrivere letteralmente la nostra nuova storia, indipendentemente da quello che è stato, significa apprendere un nuovo modo di essere, sentire, agire ed entrare in relazione con la parte più autentica di noi, al di là di quello che abbiamo creduto di essere sino ad oggi!
Come fare per recuperare, reintegrare la propria parte oscura?
Senza dubbio un lavoro di crescita personale ti darà la straordinaria possibilità di comprendere ed integrare la tua ombra. Come Health Coach, l’integrazione dell’ombra è uno dei lavori più importanti che decido di fare, affinché la persona possa liberarsi di tutte quelle Zavorre che gli impediscono di ottenere la vita che vuole.
Se lo vorrai potrai fissare una sessione di Coaching per comprendere in cosa consiste questo straordinario viaggio, scrivendoci a segreteria@hcacademy.it e specificando l’oggetto della tua richiesta e un tuo contatto telefonico.
Come affrontare il viaggio nella parte oscura
- Poni la tua attenzione alle “stranezze”: quando, riscontri un pensiero, una reazione spontanea o una voglia che non rientra nei tuoi schemi consueti, che non coincide con l’idea che gli altri hanno di te e, di riflesso che tu hai di te, non la rifiutare, scacciandola in fretta e furia, ma ascolta (il che non vuol dire necessariamente seguirla) e accogli il dubbio, metti in discussione il modo automatico (quello conosciuto) che hai di agire e inizia a osare!
Poniti queste semplici, ma potenti domande:
- Chi lo dice che è sbagliato?
- Chi mi impedisce di sperimentare cose nuove?
- Cosa accadrebbe se facessi quello che non ho mai fatto prima?
- Cosa guadagnerei/perderei se lo facessi?
Ricordati che per riconoscere chi sei, devi prima disconoscere quello che credi di essere!!!
- Apriti al nuovo: Solo se farai cose nuove avrai risultati diversi. La paura ti blocca, ma allo stesso tempo ti indica i limiti da superare e posso dirti con assoluta certezza che, al di la delle tue paure, c’è la parte più bella e autentica di te che ti sta aspettando.
Sperimenta ogni giorno un’azione/ un comportamento nuovo e vedrai quanto ti sorprenderai di te stesso.
- Accetta e predisponiti al cambiamento: nel momento in cui ci si accorge di un’effettiva verità che ci riguarda, e che prima non si conosceva, il primo passo è accettarla, qualunque essa sia, e non rifiutarla per pigrizia di coscienza o per paura.
Verso il nuovo
Qualcosa non ti piace? Non ti soddisfa? Ottimo, inizia a chiederti cosa puoi fare per cambiare la situazione, inizia a pianificare gli opportuni cambiamenti da introdurre nella tua vita. Una repressione forzata senza compiere quel cambiamento potrebbe causare seri problemi in futuro; anche perché si può, certamente, perseverare nel far finta che il problema non ci sia, ma non si potrà più, una volta scoperta, misconoscere e ignorare la verità.
Intraprendere questo cammino significa iniziare a vivere consapevolmente e far sì che le maschere possano essere sostituite dal nostro sé più autentico.
L’integrazione della propria Ombra è uno dei lavori più profondi che un essere umano possa compiere. Ciò che può davvero dare una svolta alla propria vita è solo quel che si annida nell’Ombra.
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