Vuoi rinforzare il tuo sistema immunitario, prevenire raffreddore, mal di gola e mantenere in salute il tuo cavo orale? Dovresti provare la propoli.
La propoli grazie alla sua ricca e complessa composizione di sostanze attive (resine, cere, sali minerali, vitamine, oli essenziali) si può considerare un vero e proprio “antibiotico naturale”.
Da molti anni, ormai, viene utilizzata anche in campo medico tradizionale come battericida e batteriostatico. Agiste anche contro i funghi (per es. della pelle) e agisce su molti virus.
Cos’è la propoli
La propoli o “il propoli”, come a volte si sente chiamarla, è una delle sostanze prodotta dalle api. Ha un aspetto “ceroso”, un colore non ben definito (rossiccio/marroncino/verdastro) e una profumazione caratteristicamente “resinosa”.
I laboriosi insetti raccolgono le sostanze resinose dalle gemme e dalle cortecce di alcuni tipi di alberi (abeti, pini, olmi, pioppi, ecc.) e la elaborano con speciali enzimi da esse stesse secreti, ricavandone una sostanza dalle proprietà straordinarie: la propoli.
Che nome curioso: da dove arriva?
La parola deriva dal greco antico. È composta dal prefisso “pro” che assume il significato di: “a favore”, “a protezione” e da “polis” che vuol dire “città”.
Riveste l’intero favo (costruito con la cera, prodotta dalle api stesse).
Da dove arriva la propoli
Sicuramente ti è capitato di osservare in volo le api, questi straordinari e utilissimi insetti e incuriosirti nel vederli posare sui fiori e sulle piante in genere, specialmente in primavera. Cosa fanno le api in inverno?
Aspettano. E sognano la primavera. Durante l’inverno si raggruppano tutte insieme per non disperdere calore e formano il cosiddetto “glomere”, riuscendo a mantenere la temperatura interna al loro nido (il favo) intorno ai 10-20 gradi anche se la temperatura esterna scende sotto zero; tuttavia non sono del tutto inattive. Lavorano assiduamente alla trasformazione delle sostanze raccolte in una sorta di “riposo attivo”. In primavera invece svolgono la loro attività di raccolta delle sostanze offerte loro dai fiori e dalle piante.
Cosa raccolgono?
Le api sono raccoglitrici di nettare e polline. Quest’ultimo è il loro nutrimento proteico, fondamentale per la loro crescita e il loro sviluppo. Con la raccolta del polline, posandosi di fiore in fiore, permettono la cosiddetta impollinazione, fondamentale per la riproduzione delle varie specie floreali.
Alcune sostanze raccolte vengono utilizzate così come sono, altre sono invece elaborate con l’aiuto di secrezioni, i cosi detti enzimi, prodotti dalle stesse api.
E cosa ne fanno?
Conosciamo le api, soprattutto, per la loro produzione di miele che è uno straordinario nutrimento per gli stessi insetti, ma anche per molte specie animali e per l’uomo. Tuttavia esse producono anche altre sostanze utilissime sia per le loro colonie, sia come vedremo, per la salute umana e di altri animali. E non solo.
Questi indispensabili insetti hanno la straordinaria capacità di trasformare il raccolto dei fiori in tante sostanze utilissime, tra queste troviamo la “propoli”.
Quando utilizzare la propoli
Tra le indicazioni più importanti possiamo indicarne l’utilizzo in:
- disturbi ed infezioni delle prime vie aeree;
- azione battericida su molti batteri;
- faringiti, tonsilliti, sinusiti;
- infezioni da funghi;
- herpes simplex 1 e 2
- ascessi dentali e gengivali
- afte della bocca e della lingua.
Come avere i migliori benefici e dove trovarla?
In commercio si trovano numerose preparazioni a base di propoli grazie alla sua versatilità di lavorazione. Alcune di queste comprendono:
- Propoli grezza: (in polvere, in grani, compresse o capsule); viene prelevata direttamente dall’alveare e non subisce trattamenti se non di tipo meccanico di triturazione e/o compressaggio. Si usa prevalentemente per uso interno avendo l’accortezza di non superare dosaggi elevati (il consiglio è di non superare i 2-3 g al giorno per periodi limitati a una ventina di giorni).
- Tintura di propoli: è un’estrazione in alcol. È una delle forme di impiego più utilizzata sia per uso interno (30 gocce in acqua da deglutire 2-3 volte al giorno) che per uso esterno (gargarismi per esempio).
- Oleolito: si ottiene mettendo 15 g di propoli in polvere in 50 cc di olio di mandorle dolci, sesamo o altro olio (oliva, girasole, ecc.) e si lascia macerare per qualche giorno mescolando di tanto in tanto. È utilizzato solo per uso esterno ed ha proprietà battericide, rigeneranti e cicatrizzanti.
La propoli si può anche inalare attraverso l’uso di apparecchi idonei che si chiamano “nebulizzatori”. È possibile respirarla. È molto utile nei bambini, i quali assumono le sostanze attive della propoli senza impegnare l’apparato digerente.
Solitamente è possibile trovare le preparazioni a base di propoli nelle Erboristerie, Farmacie e Parafarmacie.
Igiene e bellezza?
Ebbene sì. La propoli è contenuta in proporzioni varie, e in diverse forme, anche nei prodotti per la bellezza e l’igiene della persona come creme per il viso, per il corpo, shampoo, saponi, unguenti, ecc.
E i nostri amici a quattro zampe?
La propoli è utile anche per i nostri amici animali. Anche in medicina veterinaria è diventato diffuso l’utilizzo di vari rimedi a base di propoli con grandi risultati sulla salute dei nostri fedeli amici senza le controindicazioni che spesso possono avere i farmaci tradizionali.
Ti piacerebbe avere un giardino o un orto protetto senza l’uso di pesticidi?
Bene, devi sapere che alcuni preparati a base di propoli (si trovano facilmente nei Consorzi Agrari, ma sono anche di facile preparazione casalinga) si utilizzano con successo nel giardinaggio e in agricoltura sia per stimolare la crescita delle piante, sia per la difesa di queste dagli attacchi di parassiti (acari, afidi, ecc.), evitando pesticidi chimici dannosi per la salute e per l’ambiente.
Quali sono le controindicazioni?
La letteratura medico-scientifica relativa non riporta particolari controindicazioni riguardanti l’assunzione di preparati a base di propoli. Alcuni soggetti particolarmente sensibili a qualche sostanza contenuta in essa potrebbero accusare qualche reazione allergica cutanea o un leggero disturbo gastrico che, solitamente, sparisce quando si smette di assumere la propoli stessa.
Tuttavia in gravidanza, soprattutto nei primi 3 mesi, e in bambini molto piccoli è bene chiedere sempre il parere del ginecologo e del pediatra prima di assumere la propoli seguendo le indicazioni dei medici.
Vuoi sapere qualcosa in più? Qualche curiosità?
Il favo (il nido delle api) è costituito da “cellette” (si chiamano così perché sono talmente strette da far passare a mala pena le api che nel loro passaggio si “ripuliscono” del polline. Se un animale o insetto s’introduce nel favo viene immediatamente attaccato e ucciso dal veleno delle api e poi ricoperto di propoli per evitarne la decomposizione che potrebbe causare malattie e infezioni alla colonia.
Gli antichi Egizi nella preparazione dei loro unguenti per la mummificazione dei Faraoni utilizzavano in grande quantità la propoli.
Anche il grande liutaio e violinista Stradivari utilizzava la propoli (aggiunta a cera d’api e olio di lino riscaldati a bagnomaria) per verniciare i suoi celebri violini. Sembra che le eccezionali sonorità delle sue opere dipendessero in parte anche da questa tecnica e dalla grande qualità della propoli che egli utilizzava (ricavata dagli abeti rossi delle nostre Alpi).
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