Ti è capitato di sentir parlare di Bias Cognitivi? Ti sei chiesto cosa sono e che impatto possono avere nella nostra vita?
Quotidianamente il nostro cervello viene bombardato da una quantità enorme di informazioni e per essere più veloce, performante e risparmiare tempo ed energia, ricorre ad alcune strategie.
Queste scorciatoie a volte lo portano a fare degli errori di valutazione e di analisi delle situazioni, che sono appunto i bias cognitivi.
Il Bias viene definito una distorsione, una deviazione, una sorta di errore che influenza il nostro giudizio e le nostre valutazioni creandone una versione soggettiva che è legata alle nostre esperienze personali e che ci fanno decidere in un modo o in un altro rispetto a una particolare situazione.
Una mancanza di oggettività nella fase di giudizio è dovuta alla distorsione nella nostra valutazione ed è legata a una nostra forma poco conscia di pregiudizio, poiché, come sappiamo, il nostro cervello è abituato a usare delle scorciatoie nel suo agire al fine di risparmiare energia.
Di fatto ogni giorno abbiamo a che fare con i bias cognitivi, perché fanno parte del processo decisionale e potremmo cadere in errore.
Abbiamo una tendenza a percepire noi stessi in modo eccessivamente positivo, pertanto, si attribuiscono i successi a fattori interni mentre, gli insuccessi e i fallimenti vengono imputati a fattori esterni. In pratica, si nega la nostra responsabilità e non accettiamo l’errore.
Ci sono vari elementi che possono impattare sui bias cognitivi, tra questi ritroviamo:
1. l’ambiente
2. il contesto sociale e culturale nel quale siamo vissuti
3. le nostre credenze e paradigmi di pensiero ai quali ci riferiamo per affrontare le circostanze esterne (che ci portano ad agire in un determinato modo)
4. e le nostre convinzioni.
Tutte le convinzioni che abbiamo incamerato, definito, metabolizzato nel corso della nostra vita, influenzano i nostri processi decisionali in quanto diventano per noi certezze assodate, qualcosa che non viene minimamente messo in discussione perché per noi è vero, e la cosa bizzarra è che lo consideriamo tale anche se non lo è oggettivamente, cioè, quando per noi qualcosa è una certezza o verità soggettiva, essa diventa ineluttabile, ineludibile e non viene messo in discussione, sebbene oggettivamente non lo sia.
L’interpretazione è nostra e personale e, abitualmente, non mettiamo in discussione una nostra credenza in quanto cambiarla richiederebbe un duro lavoro, poiché andrebbe a minare una nostra certezza e potrebbe destabilizzarci, dovendo cambiare il nostro punto di vista.
Cosa fa scattare questi errori cognitivi?
Ci sono vari elementi da considerare tra cui:
- L’enorme quantità di dati da elaborare da parte del nostro cervello che possono portare a un sovraccarico
- La velocità di reazione da parte del cervello (la fretta non è mai una buona consigliera)
- La mancanza di informazioni per fare le opportune valutazioni e dare le giuste interpretazioni.
Quanti Bias cognitivi esistono?
Ce ne sono moltissimi e gli studiosi continuano ad aggiungerne all’elenco (basta consultare la pagina in inglese di Wikipedia per averne un’idea), tuttavia, possiamo considerare 5 macro-insiemi indicati in base ai criteri:
- Giudizio
- Memoria
- Motivazione e desiderio
- Decisione
- Individuali e di gruppo
I bias cognitivi sono una forma di comportamento mentale evoluto legati all’efficacia, alla velocità decisionale e all’adattamento del nostro cervello, usati moltissimo dal marketing per influenzare i processi decisionali dei consumatori e anche dal più recente neuromarketing.
Come detto sopra, ogni giorno abbiamo a che fare con i bias cognitivi. Conoscendoli un po’ di più, possiamo riconoscerli più facilmente e gestire al meglio questi errori della nostra mente.
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