Sai che abitudini apparentemente sane a lungo andare possono al contrario essere dannose e arrivare a rendere l’organismo più fiacco e sofferente?
Karen Reznik Dolins, nutrizionista alla Columbia University, ha condotto uno studio su alcuni runners di un’associazione podistica di Manhattan, concludendo che ci sono alcune cattive abitudini da eliminare se si vogliono avere prestazioni al top.
Ecco quali sono le cattive abitudini da eliminare dal proprio stile di vita, alcune sono conosciute o scontate ma molti continuano a mantenerle.
1) Mangiare poco durante il giorno e abbuffarsi a cena. Niente di peggio. L’organismo brucia maggiori calorie all’inizio della giornata perché ha bisogno di “benzina” mentre la sera non ne ha più bisogno. Per questo motivo chi ha la cattiva abitudine di correre al mattino presto dopo essersi abbuffato la sera prima sottopone il fisico a un grosso stress. Appena svegli il corpo ha bisogno di carburante. L’ideale sarebbe correre in pausa pranzo. Mangiando qualche snack (frutta, bresaola, crackers…) un paio d’ore prima della corsa e un altro un’ora dopo.
2) Sostituire i pasti con barrette e gel energetici. Questa è una tra le cattive abitudini più frequente. Bisogna sapere che barrette e gel sono alimenti che aiutano l’organismo durante le performance sportive, ma non possono sostituire i cibi. Barrette e gel non contengono fibre e si può andare in overdose di alcuni minerali (come ad esempio lo zinco). Mangiare barrette va bene, ma meglio quelle che contengono frutta e nocciole.
3) I runners pensano di poter mangiare tutto quello che vogliono perché correndo smaltiscono. Falso! I runners hanno bisogno di mantenere una dieta equilibrata e sana. Il fatto che smaltiscono le calorie con la corsa non significa potersi abbuffare di junk food o cioccolato. È importante saper distinguere tra il cibo di cui abbiamo bisogno e quello di cui abbiamo, invece, voglia. Meglio sostituire alcuni alimenti: ad esempio preferire la frutta secca al cioccolato, o un pezzo di formaggio fresco al posto delle patatine fritte.
4) Bere troppo alcol. Questo si sa. Spesso, però, i runners alzano il gomito di più rispetto ai loro coetanei sedentari. Bisognerebbe bere non più di uno o due bicchieri di vino al giorno. Prima e dopo la competizione (o un allenamento pesante), bere solo acqua. Il fegato è già abbastanza affaticato dalla cora!
5) Correre a stomaco vuoto. Questa è tra le cattive abitudini di molti runners. Sono in molti ad andare a correre la mattina bevendo solo un caffè perché dicono di non riuscire a correre a stomaco pieno. Non c’è bisogno di un pasto completo per dare il carburante giusto all’organismo per affrontare la corsa. Bastano mezzo bicchiere di yogurt, o una fetta di pane e prosciutto, o un frutto. Un apporto calorico minimo consente di migliorare le performance: come hanno dimostrato molti studi scientifici. E chi si allena il pomeriggio o la sera? Avrebbe bisogno di uno snack un paio d’ore prima dell’uscita: una banana, frutta secca, o due bicchieri di bevanda isotonica.
6) Mangiare troppe proteine. Spesso per i runners vale la regola: più proteine, più potenza. E’ vero solo in parte. E’ vero che le proteine aiutano il muscolo a crescere ma una quantità eccessiva può danneggiare il fegato. Come abitudine, meglio scegliere carni bianche e tonno senza olio.
7) Bere molto e spesso. La disidratazione cronica è una “malattia” comune. Si beve il caffè o un tè a colazione, un bicchiere d’acqua a pranzo, un altro la sera accompagnato dal vino. Durante la giornata, invece, ci si dimentica di bere e non si beve quasi nulla. Per chi fa spor è essenziale bere molto. L’idratazione, infatti, fa lavorare meglio i muscoli, e diminuisce la fatica. Un’ora o due prima di correre, è bene bere almeno 1,5 litri. E quando si fanno gare o allenamenti molto lunghi, bisogna bere abbastanza da fare pipì almeno ogni tre ore (controllando che questa sia abbondante e del colore giusto: cioè giallo pallido).
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