Prevenire è meglio di curare? Quante volte sentiamo parlare di prevenzione? Quali sono le strategie giuste per la prevenzione?
La Salute è uno stato completo di benessere fisico, mentale, spirituale e sociale. Per raggiungere il benessere oltre ai farmaci e le terapie messe a disposizione dalla medicina c’è un’altra arma fondamentale: la prevenzione.
Cosa significa prevenzione?
Prevenzione è l’insieme delle azioni volte al mantenimento o al miglioramento dello stato di salute, volte ad anticipare l’insorgere di un determinato tipo di patologia, o a curarne gli effetti, o a limitarne i danni. Si applica sia al singolo individuo, sia alla collettività e, anche, all’ambiente.
Il nostro stato di salute è determinato dalle condizioni di vita, dal grado d’istruzione, dal tipo di occupazione e dall’ambiente in generale.
È necessario diffondere un’educazione che proponga uno stile di vita sano, prestando maggiore attenzione al benessere generale che, per prima cosa, passa per la salute.
Gli obiettivi sono: proteggere il singolo, controllare le malattie nelle popolazioni, circoscrivere le malattie ed eradicarle.
Oggi non tutti questi obiettivi sono realisticamente raggiungibili, ma in base ad essi si distinguono tre livelli prevenzione:
- Primaria. Evita o contrasta l’insorgere di una malattia.
Elimina i fattori che causano la patologia, selezionando e trattando i fattori di rischio della patologia stessa. Lo strumento utilizzato è la vaccinazione che serve ad eliminare gli agenti patogeni, come ad esempio la vaccinazione antinfluenzale
- Secondaria. Riguarda individui apparentemente sani con lo scopo di verificare presunte lesioni prima che la malattia si manifesti clinicamente.
Lo strumento della prevenzione secondaria è la diagnosi precoce della malattia attraverso l’esecuzione di screening per un determinato gruppo della popolazione. Ad esempio, per la prevenzione della neoplasia alla mammella, le donne eseguono la Mammografia (esame radiologico). Per prevenire il tumore del collo dell’utero, le donne eseguono il Pap-test. Infine, per prevenire il tumore al colon, sia uomo che donna eseguono l’esame del sangue occulto fecale, se dovesse risultare positivo l’esame successivo è la colonscopia.
- Terziaria. Cura e riduce i danni prodotti da una patologia limitando le complicazioni e la probabilità di recidive.
Per cui è legata al controllo delle terapia e della loro corretta assunzione, nonché alla gestione dei deficit delle disabilità funzionali conseguenti ad uno stato patologico. Quindi la finalità è il reinserimento del malato nel contesto familiare e sociale.
Dopo aver spiegato cosa vuol dire fare prevenzione e il suo significato, noi come possiamo intervenire? Cosa possiamo fare?
Vi ricordate, che nella prevenzione primaria si parlava di fattori della malattia? Esatto, esistono due tipi di fattori di rischio:
- fattori non modificabili (non dipendono da noi), come l’età, il sesso, e fattori genetici (famigliarità, ereditarietà).
- fattori di rischio (quelli che dipendono da noi, che possiamo modificare), cioè quelle caratteristiche derivanti da abitudini e stili di vita non corretti, fattori ambientali e biologici che, se presenti in un soggetto esente da manifestazioni cliniche della malattia, prevedono la probabilità di ammalarsi in un certo periodo di tempo.
Quali sono i fattori di rischio che possiamo modificare?
Innanzitutto, bisogna eliminare gli stili di vita scorretti. Bisogna migliorare le proprie abitudini di vita che siano funzionale per noi stessi e per il nostro benessere.
Ecco 7 regole di prevenzione da seguire:
- Evitare la sedentarietà, è associata al rischio di aterosclerosi (formazione di placche nei grossi vasi arteriosi) e aumento di eventi cardiovascolari.
- Condurre una vita attiva, fai regolarmente 20-30 minuti di attività fisica per 3-4 volte a settimana, oppure fai una camminata tutti i giorni di almeno 30/40 minuti. L’attività fisica aiuta a prevenire malattie cardiovascolari, mantiene il peso corporeo e tiene sotto controllo i livelli della pressione arteriosa.
- Avere un corretto stile alimentare, si deve sempre cercare di avere un’alimentazione sana ed equilibrata. Bisogna mangiare almeno 4-5 porzioni di frutta e verdura al giorno, evitare cibi troppo salati poiché alza la pressione arteriosa, cibi pieni di zucchero per prevenire il diabete, e infine cibi troppo calorici per evitare l’obesità.
- Ridurre al minimo l’uso di tabacco come il fumo di sigaretta, e il consumo di bevande alcoliche, sostanze dannose per il nostro organismo, poiché possono danneggiare i vasi sanguigni e aumentare gli eventi cardiovascolari.
- Monitorare la pressione arteriosa, perché gli sbalzi della pressione o l’avvenire dell’ipertensione arteriosa possono provocare eventi cardiovascolari ma anche eventi cerebrovascolari.
- Ridurre l’esposizione ad agenti inquinanti, ad agenti biologici come batteri, virus e l’esposizione a radiazioni ionizzanti.
- In accordo con il medico di base, eseguire una volta all’anno un screening di esami ematici del sangue e un esame completo delle urine, per valutare i livelli della glicemia, colesterolo ecc… Eseguire sempre gli screening inviati a domicilio dalla propria ASL di riferimento per la prevenzione delle malattie tumorali, e quando si ha qualche dubbio su qualche sintomo strano, informarsi con il proprio medico.
Alla fine, possiamo fare tanto per noi stessi, quindi cerchiamo di mantenere il focus centrato per una dieta sana ed equilibrata ed una regolare attività fisica.
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